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4 maggio 2011

Genova (in) sicurezza


In questa sezione ospitiamo gli interventi inviati dai nostri amici sui temi attinenti alla pagina. Le opinioni espresse impegnano politicamente solo gli autori, e saranno in ogni caso respinte espressioni ingiuriose nei confronti di chiunque.

Scritto da Alessandro Iula

Le notizie di questi giorni ci dicono che a Genova ci sono 5 emergenze (solo?!?) che il Sindaco e l’Assessore alla sicurezza Scidone hanno sottoposto al Prefetto:
  1. in Valpolcevera negozi che vanno a fuoco,
  2. Certosa e Teglia dove dilagano criminalità giovanile e spaccio.
  3. Sampierdarena assediata dalle prostitute e da rapine giornaliere
  4. Marassi ostaggio dello stadio.
  5. Centro Storico dormitorio di clandestini e di notte terra di nessuno con chiasso e disordini.
Ricordo che non più tardi dell’ottobre scorso, la Vincenzi dichiarava fieramente: “La lotta alla criminalità a Genova dal 2009 è migliorata [...] … si incominciano a vedere i primi effetti del lavoro di forze dell’ordine, volontariato, istituzioni.
In Valpolcevera l’estorsione ai negozi è cosa risaputa (vox populi), lo spaccio e le bande minorile a Teglia e Certosa non sono mai venute meno; a Sampierdarena la prostituzione, che doveva essere combattuta con il famoso “provvedimento antiprostituzione” entrato in vigore il 12 novembre 2010, ma che ha prodotto in tutto ben due sanzioni, è tutt’oggi presente: basta passare dopo le 22.30 e si può assistere ad un vasto schieramento di giovani straniere e persino a prestazioni a cielo aperto in un giardinetto di Via Sampierdarena: e infatti oggi è di nuovo un'emergenza. Per quanto riguarda il Centro Storico assistiamo da più di un anno ad un valzer di proroghe e divieti di apertura per i locali. Intanto i vicoli, dopo l'una di notte, stanno tornando ad essere la terra di nessuno di qualche decennio fa. Non c'è nessun controllo, non ci sono pattuglie in giro di notte e le notizie di cronaca sono sempre più preoccupanti. Non ultima quella del turista ceco aggredito, rapinato e stuprato in Via della Marina.

La coppia Vincenzi – Scidone sta dimostrando di non aver nessun piano per la sicurezza della città, viaggia a vista a seconda dell’eco che sui giornali hanno i singoli fatti di cronaca, specialmente quando sono ravvicinati nel tempo, facendo proclami per paventare una certa capacità di intervento. Un continuo tappare falle, senza preoccuparsi del perchè e del come queste falle si aprano.

Non si tratta di falso allarmismo, né tanto meno sto cercando di strumentalizzare la paura per fini politici, ma è evidente che l'assessore alla sicurezza non ha alcun piano strutturale che possa, a lungo termine, affrontare e ridurre effettivamente le emergenze.

Notizie di cronaca degli ultimi due giorni da Genova:

Nota di Enrico Moizo
Vorrei sottolineare, prendendo spunto dall'intervento di Alessandro Iula, che tra i doveri di un Sindaco rientra eccome la sicurezza dei quartieri, in particolar modo dopo l'approvazione dell'ultimo pacchetto sicurezza, benchè di recente la Corte Costituzionale abbia limitato le ordinanze che riguardano i "Sindaci-sceriffo".
Questo perchè ho sentito e letto commenti piuttosto assurdi sul sito del Secolo XIX, di persone che affermavano che la sicurezza della città dipende esclusivamente dalle Forze dell'Ordine e che il Comune non ha alcun ruolo nè potere  in merito. 
Detto ciò, mi chiedo , da abitante del centro storico, come sia possibile che ci sia la presenza di Polizia o Carabinieri in Piazza Raibetta soltanto fino alle 22 di sera, mentre non ho mai visto una ronda pattugliare a piedi quelle zone che 
tutti conoscono e sanno benissimo essere  più a rischio.