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25 aprile 2011

Multe: un triste primato per Genova

Corsie gialle, a marzo altre dieci telecamere 
Una multa per ogni abitante. E' il dato che emerge dalla relazione del difensore civico comunale Bruno Orsini, dalla quale risulta che sono stati emessi nel 2010,  686.208 verbali per infrazioni del codice della strada. I residenti a Genova nel 2010 erano 607.771. Con questo dato, la nostra città raggiunge finalmente un altro primato, oltre a quello del più alto rischio borseggi: è la città  più multata d'Italia. 

Se consideriamo poi che il 15% dei cittadini è minorenne e aggiungiamo almeno un ulteriore 20%  di persone che usano soltanto i mezzi pubblici, i "pirati della strada" dovrebbero essere  395.051, quindi una media pro capite che  arriva quasi a due verbali a persona. 
Da turista o per lavoro, sono stato in diverse città italiane e non so se per mancanza di obiettività dovuta all'amore accecante verso i miei concittadini, non ho notato altrove  questa maggiore diligenza di automobilisti e motociclisti. Siamo davvero così indisciplinati?

Nel 2010 c'è stato persino il caso di un motociclista di Catania che ha ricevuto una multa dalla Polizia Municipale di Genova - ha raccontato Orsini - senza mai essere stato a Genova, un errore di targa rilevata: 'DE anziché 'DF'; piuttosto che affrontare i costi del ricorso sarebbe stato meglio procedere d'ufficio".
Di certo per raggiungere questo invidiabile primato, un ruolo da protagoniste lo hanno avuto le futuristiche telemulte e le famigerate "corsie gialle" che non hanno risparmiato nessuno: sono stati multati anche un'automobile che transitava sulle corsie riservate, trascinata da un carroattrezzi e uno scooter in panne, spinto a mano dal suo proprietario. (fonte Secolo XIX)

Facendo due conti della serva. 
(686.208 verbali emessi x 50 Euro di media)= 34.310.400 MILIONI di Euro Ora forse molti di voi non sanno che la Corte dei Conti ha aperto un'inchiesta proprio nei confronti di Palazzo Tursi, lo scorso Dicembre. Il sospetto è che il Comune infatti abbia aggirato gli obblighi imposti dalla legge che prevedono che una parte considerevole e prefissata del capitale ricavato con le sanzioni del codice stradale, debba essere impiegata per migliorare la sicurezza di chi si muove in auto e in moto. A guardare le condizioni in cui versano la sopraelevata e tante strade secondarie, non ci sarebbe da stupirsi se i sospetti fossero confermati.