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10 marzo 2011

Parcheggio BLU, portafoglio al VERDE


Il problema è sempre lo stesso: cercare di fare cassa a qualsiasi costo.
Questa è la vera politica dell'Amministrazione Comunale (e non solo).
La coerenza e la trasparenza a tutela dei cittadini sono pressoché inesistenti, quando invece dovrebbero rappresentare la base di qualsiasi scelta pubblica.
A Genova, invece, esistono politiche ed azioni ciniche, spesso inutili e scorrette, attuate senza spirito democratico, solamente per tappare i buchi rendendo così più difficile la vita dei contribuenti.
Tutto ciò alla luce del sole, dopo che la città è stata tappezzata di manifesti rosei ed incoraggianti per i residenti al tempo delle ultime elezioni. Avete mai provato a pensare quante volte paghiamo la stessa cosa o qual è l’uso che l'Amministrazione farà delle risorse strappate ai cittadini?Onde evitare di cadere nella retorica, facciamo qualche esempio concreto, prendendo come spunto alcune questioni relative alla mobilità, di dominio pubblico e note anche ai meno esperti in materia, soprattutto facilmente comprensibili:

Prendiamo il bollino blu, le aree blu, passando per l'AMT, tutti stratagemmi per aprire il portafoglio dei cittadini e non per migliorare i servizi.

Iniziamo con il cd bollino blu auto (controllo scarichi). Ogni 2 anni gli autoveicoli sono obbligati per legge alla revisione. Il bollino blu istituito a Genova è obbligatorio ogni anno. Significa che un anno ogni due si paga 2 volte la stessa cosa. Che senso ha? Soprattutto se poi nel traffico cittadino si vedono e respirano cose incredibili che escono da certi tubi di scappamento, inclusi quelli delle Amministrazioni Pubbliche.

Parliamo ora dei posteggi che aumentano di continuo e per fare un esempio concreto, nell'area blu di Castelletto dal 28/02/2011 la tariffa è lievitata da 2 a 2,5 euro l'ora.
Ciò non bastasse, anche in questo caso la politica adottata dal Comune in merito all'uso dei posteggi pubblici a pagamento è scorretta. La pratica corrente prevede penali di 4 euro, oltre alla differenza della sosta non pagata, per coloro i quali sono trovati con pagamenti scaduti nelle isole azzurre (a me è capitato per 5 minuti e non era intenzionale). Le cose cambiano in peggio se il pagamento scaduto è in un'area blu residenti (la maggioranza in città). In questo caso non si paga ne penale ne differenza, ma una multa che può essere di 24 euro o 39 euro con pagamento breve.
Probabilmente le penali e multe dovrebbero essere applicate a coloro i quali posteggiano senza pagare. D'altronde non è sempre pensabile sapere con precisione il tempo necessario di sosta. Perché allora “punire” coloro i quali posteggiano e pagano regolarmente? Non basta per coloro i quali hanno una sosta scaduta pagare la differenza? E aggiungo che la differenza tenderà ad aumentare sempre di più, vista la crescente difficoltà nel rintracciare un addetto posteggi vicino all'area in cui si è sostato.
Qui apro un'altra parentesi: visto che si paga, com'è possibile che le colonnine per il pagamento dei tickets scarseggino, così come il personale in mobilità della Genova Parcheggi SPA?
Chiedendo direttamente a loro, vi spiegheranno che gli addetti sono “mobili” e che non possono coprire tutte le aree di sosta a pagamento. Quindi potrà capitare anche a voi di posteggiare in Piazza Caricamento, vedersi addebitata la penale e differenza per 5 minuti di ticket scaduto e dover guidare mezz'ora nel traffico cittadino alla ricerca di un addetto che possa riscuotere il dovuto e che magari si trova in P. della Vittoria; intanto i 5 minuti si sono trasformati in 35 e l'inquinamento aumenta alla faccia del bollino blu.
Evviva la coerenza a Genova!

Concludendo la questione posteggi, mi chiedo: per la “par condicio” i cittadini dovrebbero chiedere un rimborso al Comune quando la sosta è più breve rispetto a quella pagata anticipatamente? Sembra una questione di poco conto, ma è il consueto approccio scorretto che penalizza anche i ligi ed onesti.

Ci sono poi i famosi giri dell’oca.
Per andare da A a B, a Genova, ci fanno passare da 'C' e 'D' come minimo.
Tutto questo per disincentivare l'utilizzo dei mezzi privati ed incentivare quello pubblico che continuano a pubblicizzare come il più vicino al cittadino; così anche strade dove prima si riusciva a circolare sono diventate impercorribili.
Solo a Genova si vedono semafori e passaggi pedonali a cinque metri di distanza da rotatorie con diametri talmente grandi che trasformano 2 corsie in una (si veda Via di Francia); e cosi invece di eliminarli i coni di bottiglia a Genova si creano e si trasforma la città in un grande albero di natale, pieno di luci di semafori che in molti casi non servono a nulla.
Se almeno il servizio pubblico funzionasse, forse questi giri dell'oca potrebbero avere un significato.
Se parliamo di AMT, ci raccontano che stanno migliorando la qualità dei servizi ma l'unica cosa che è aumentata vertiginosamente sono le tariffe e le buste paga del CdA dell'AMT - (i dati delle spese del CdA di AMT, per fare un esempio concreto, sono a dir poco scandalosi). 
Il servizio è sempre più scadente e recentemente sono stati attuati tagli drastici sulle frequenze. Immagino saranno contenti i taxisti!
E in parallelo continuano i controlli effettuati dall'AMT che da azienda erogante un servizio di mobilità pubblico si è trasformata in una sorta di Polizia Municipale. Personale sguinzagliato a fare multe. Volete due esempi tra mille che potremmo illustrare:
Ci sono strade con cartelli invisibili dove è indicato che la corsia gialla non può essere utilizzata dai privati in una certa fascia oraria. Ne cito uno, quello Via Caprera. In quella fascia d'orario ci sono addetti AMT piantonati a fare multe agli autoveicoli e ciclomotori che transitano nelle strisce gialle, che peraltro cambiano larghezza ogni 2 settimane.
Le telecamere AMT mandano multe a case agli automobilisti anche quando poco più di una  ruota invade la corsia gialla. Va benissimo a patto però che queste strisce si vedano e le telecamere siano messe in punti logici e non dove è altamente possibile che per ½ metro un auto invada la striscia per ragioni fisiologiche di traffico! Del resto non siamo in F1 dove all'uscita dei box se si tocca la linea continua si viene penalizzati con uno Stop and go!

Visto che le telecamere vanno cosi di moda e considerando che ormai viviamo nel Grande Fratello anche in città, perché non investiamo di più su quelle per la sicurezza? Com'è possibile che non ce ne sia mai una quando altre ben peggiori situazioni si manifestano (atti vandalici, etc)?

Cosa ne pensi della mobilità genovese pubblica e privata?

Ti sei mai sentito in qualche modo forzato a pagare ingiustamente per un servizio?

IL GRUPPO DISCUSSIONE DI QUESTO ARGOMENTO QUI


Il servizio delle Iene sui parcheggi BLU irregolari.

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